ENDODONZIA
L’endodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto, ovvero la parte interna del dente che nel dente vitale è costituita dalla polpa dentaria (contenuta all’interno della cavità pulpare e dei canali radicolari), rappresentata da un insieme di vasi sanguigni e nervi, immersi in tessuto connettivo, responsabili della sensibilità e del nutrimento dell’elemento dentario.
La terapia endodontica può coinvolgere un dente vitale oppure un dente non più vitale o già devitalizzato.
In tutte queste evenienze, la terapia, eseguita mediante l’ausilio della diga di gomma, consiste nella detersione e sagomatura del canale radicolare e nella sua chiusura (otturazione) per mezzo di materiali da otturazione canalare.
Quando la terapia endodontica risulta essere particolarmente indaginosa, il microscopio operatorio ci permette di risolvere con semplicità le possibili complicazioni, grazie al suo potere di ingrandimento fino a 21 volte le dimensioni naturali dell’area di intervento.
Oggigiorno la tendenza è quella di non devitalizzare i denti (se possibile) per una serie di motivi che riguardano essenzialmente la maggior robustezza (il dente vitale è strutturalmente più forte) e in generale lo stato di salute del dente a lungo termine.
L’odontoiatria Mininvasiva e Biomimetica si fondano proprio sul massimo rispetto della struttura dentaria.