L’amalgama d’argento è un materiale che contiene metalli quali mercurio, argento, stagno, rame e zinco. È stata per molto tempo il materiale scelto per le otturazioni e le ricostruzioni dirette dei denti cariati o fratturati.
Ogni giorno il mercurio in parti infinitesime viene rilasciato nella saliva per abrasione fisica e corrosione, per questo motivo in molti Paesi l’uso dell’amalgama è proibito.
L’esecuzione di nuovi restauri in amalgama nei bambini e nelle donne in gravidanza è controindicata in Italia, tuttavia la rimozione dei restauri già presenti è fortemente consigliata ma non obbligatoria.
La presenza di restauri in amalgama può causare la comparsa di macchie scure sulla superficie interna della guancia in corrispondenza dell’otturazione. Sono chiamate “tatuaggi da amalgama”, -non sono di per sé preoccupanti e non rappresentano un rischio per la salute del paziente.
La sostituzione dell’otturazione in amalgama con un restauro in composito o ceramica viene effettuata in condizioni di sicurezza per il paziente e per gli operatori.
L’elemento dentale deve essere isolato con diga di gomma, un dispositivo che permette di evitare l’ingestione di acqua e polveri di amalgama dannose per la salute.
Una volta rimosso il metallo della precedente otturazione, il dente:
- Può essere ricostruito con un’otturazione in resina composita estetica
- Può richiedere l’esecuzione di un restauro protesico più esteso, come l’intarsio, nel caso in cui la quantità di smalto e dentina presenti siano insufficienti a garantire una stabilità dimensionale del restauro stesso.
Dopo molti anni dall’esecuzione dell’otturazione in amalgama, non è infrequente osservare la presenza di microfratture e micro-crepe sulla superficie dello smalto circostante.
Il metallo dell’amalgama, infatti si comporta come un cuneo in risposta agli stress e ai carichi masticatori della normale funzione del cavo orale, il risultato è:
- dare luogo potenzialmente a fratture a lungo andare della sostanza dentaria sana residua del dente. Molto spesso queste fratture non sono riparabili con una semplice otturazione in resina composita ma richiedono un intervento più impegnativo;
- causare il distacco del metallo dallo smalto del dente e quindi di esporre il tessuto dentale presente alla reinfezione da carie. Capita di frequente che i vecchi restauri in amalgama nascondano la presenza di carie detta “secondaria”, ovvero formatasi su una superficie già trattata in precedenza.
Per tutte queste ragioni consigliamo di provvedere alla sostituzione dei vecchi restauri in amalgama.
A cura della dott.ssa Sara Brentegani