La pandemia da COVID-19 ha provocato una situazione drammatica in campo sociale ed economico, e sta continuando ad avere gravi conseguenze nell’erogazione dei servizi sanitari, compresi quelli odontoiatrici. Durante le prime fasi della crisi sanitaria globale, i governi nazionali hanno raccomandato ai dentisti di intervenire solo sulle urgenze, per limitare la diffusione del contagio e per evitare un ulteriore sovraccarico ospedaliero da parte dei pazienti odontoiatrici.
Questo approccio, oltre ad alimentare nei pazienti la paura di contrarre il virus nell’ambito odontoiatrico, ha apparentemente rinforzato anche la percezione della salute orale come un lusso piuttosto che una necessità.
Da un recente studio (Edelman Data & Intelligence, 2021) emerge che il rapporto diretto con il dentista è venuto meno: con la pandemia infatti oltre il 69% degli italiani ha evitato di andare dal dentista per un check-up e oltre il 60% non si è recato dal dentista neanche in caso di dolore.
L’abitudine a sottovalutare l’importanza della salute orale sfortunatamente precede l’era COVID-19, nonostante le patologie del cavo orale siano molto frequenti a livello globale.
LA SICUREZZA NELLO STUDIO ODONTOIATRICO
Lo staff odontoiatrico deve, da sempre, prestare attenzione a possibili infezioni come AIDS ed epatite. La necessità di proteggersi da infezioni crociate ha permesso ai dentisti di creare un ambiente totalmente sicuro per i loro pazienti. Esiste una crescente evidenza scientifica che conferma come lo studio odontoiatrico costituisca un luogo sicuro e protetto, tanto per l’odontoiatra e per il suo team quanto per i pazienti, anche nel corso di questa pandemia.
Non è possibile eliminare completamente il rischio rappresentato dall’aerosol creatosi durante le prestazioni odontoiatriche, ma è comunque possibile ridurlo al minimo mediante l’uso appropriato di DPI (dispositivi di protezione individuale), aspirazione ad alto volume, diga di gomma, disinfezione e sterilizzazione di strumenti.
I dati sulla professione odontoiatrica raccolti finora mostrano come la percentuale dei casi positivi sia molto bassa rispetto ad altre figure sanitarie. I dentisti risultano essere i meno contagiati tra i professionisti nell’ambito sanitario (Italia 0,9%).
Quindi la sicurezza dell’ambiente di lavoro è assicurata dall’impiego di adeguati dispositivi di sicurezza e dall’adozione di protocolli specifici di prevenzione, a beneficio del personale dello studio e del paziente.
UNA BUONA SALUTE ORALE MIGLIORA LE DIFESE CONTRO IL COVID-19
La SIdP (Società Italiana di Parodontologia e Implantologia) afferma che mantenere gengive e bocca in salute fa bene al cuore e migliora le difese di fronte al COVID-19. Diversi studi clinici hanno riportato un’associazione tra malattie cardiovascolari e COVID-19, dimostrando che i pazienti con pregresse patologie cardiache e ipertensione hanno più spesso la necessità di essere ricoverati in terapia intensiva in caso di contagio da Sars-CoV-2.
Anche lo stato di salute orale può avere un impatto sul decorso del COVID-19, infatti i cosiddetti batteri patogeni (cattivi) che risiedono nella bocca possono peggiorare le infezioni polmonari.
La malattia parodontale non espone a un maggior rischio di contagio. Chi ha le gengive infiammate, una volta contratta l’infezione da COVID-19 può invece avere conseguenze più gravi a causa dell’alta carica batterica presente nel cavo orale e per l’infiammazione generale. La carica batterica potrebbe favorire ulteriori infezioni polmonari e l’infiammazione sistemica potrebbe rendere i soggetti più suscettibili alla tempesta infiammatoria scatenata da SARS-CoV-2. Igiene orale e diagnosi precoce di malattia parodontale assumono sempre più importanza.
Per questo oggi più che mai è essenziale prendersi cura della salute della bocca e del cuore, insieme: le malattie cardiovascolari condividono con la parodontite numerosi fattori di rischio, combattere e prevenire le une ha ripercussioni positive sull’altra e viceversa.
Le cure orali, comprese non solo cure odontoiatriche urgenti ed essenziali, ma anche cure di routine come controlli della salute orale, igiene orale professionale e prevenzione, devono essere considerate cure sanitarie essenziali e non dovrebbero essere posticipate fino a quando la pandemia COVID-19 non sarà risolta.
La salute orale è parte integrante della salute generale e il rinvio dell’igiene orale avrebbe un grave impatto negativo sulla salute generale della nostra popolazione.
Nonostante le nuove circostanze create da COVID-19, l’odontoiatria rimane sicura per i pazienti odontoiatrici, i membri del team odontoiatrico e gli stessi dentisti.
A cura della Dott.ssa Marzia Boifava, Laureata in Igiene Dentale, Università San Raffaele – Milano –