Sebbene le riabilitazioni più o meno estese sugli impianti abbiano dimostrato percentuali di successo a lungo termine molto elevate, casi implantari in area estetica indipendentemente dalla loro estensione (si pensi anche solo alla sostituzione di un incisivo) possono potenzialmente creare situazioni piuttosto critiche.
E’ indubbio che estetica su impianti è un concetto associato a:
1. Festonatura
2. Volume
Sempre più dati, nella letteratura internazionale, dimostrano che volume dei tessuti molle e festonatura non debbano essere rigorosamente associati alla presenza di osso in particolare a livello della parete vestibolare del processo alveolare. E dati nemmeno molto recenti evidenziano la non necessità di terapie ossee ricostruttive nei casi di deiscenze o fenestrazioni della parete corticale vestibolare.
Attualmente viene sempre più sottolineata l’ importanza della gestione dei tessuti molli e in particolare dell’aumento di spessore del tessuto connettivo in regione vestibolare. Tale aumento oltre a rendere più stabile la posizione dei tessuti e quindi i profili gengivali a livello protesico, induce col tempo fenomeni di “creeping” con traslazioni coronali dei margini gengivali e delle papille.
Ovviamente esistono limiti oltre i quali gli innesti di connettivo non potranno compensare i difetti ossei orizzontali (e mai i difetti ossei verticali). In tali casi le procedure di Rigenerazione Ossea rimangono le terapie elettive per l’inizio della risoluzione di qualsivoglia caso implantare sia esso inteso in regione estetica o meno.
Di tutto ciò parleremo in un corso dedicato che si terrà a Pistoia il prossimo febbraio (vedi locandina allegata).
Di seguito alcuni esempi di casi che esporremo con spiegazione di tecniche chirurgiche e protesiche per raggiungere finalizzazioni estetiche di grande impatto.
Case 1
Case 2
Case 3
