NO MENTAL HEALTH WITHOUT ORAL HEALTH ( NON ESISTE SALUTE MENTALE SENZA SALUTE ORALE ndr) è il titolo di uno studio condotto dalla School of Medicine della University of Queenland in Australia e pubblicato sulla rivista di psichiatria Canadese ”The Canadian Journal of Psychiatry”.
Lo studio dimostra una STRONG INTERACTION ( letteralmente Forte Interazione ) tra salute orale e salute mentale.
Del resto è indiscutibile il legame anatomico tra la regione cranio-facciale ( vedi foto introduttiva).
E’ dimostrata anche la situazione contraria in cui pazienti coinvolti da Sindrome Depressiva o ansiosa, soprattutto non controllata farmacologicamente, dimostrano iper criticità nella percezione del dolore dentale. Tipico esempio è la Sindrome della Bocca che Brucia ( Burning Mouth Syndrome) una condizione in cui il paziente ( o meglio la paziente, essendo molto più diffusa tra le donne) particolarmente ansioso descrive la sensazione di bruciore generale del cavo orale in presenza di mucose clinicamente sane.
L’erosione dentale e l’abrasione dentale ( indotta dall’attrito tra i denti durante il bruxismo ) sono, per i denti, condizioni più o meno distruttive tipicamente senza il coinvolgimento di batteri ( come avviene per esempio nella carie o nella parodontite; leggi il nostro blog ) e trovano, tra i fattori di rischio, l’eccessivo consumo di sostanze acide ( agrumi in quantità smodata, bevande energetiche, bibite gassate, caffè… tutti prodotti, questi, responsabili dell’erosione dentale ) , il reflusso gastro-esofageo ( frequentemente associato a eccessivo consumo di bevande alcoliche e fumo ) e disturbi alimentari spesso associati a vomito frequente.
La salute orale e dentale hanno importanti conseguenze sulla qualità di vita ( e in particolare sull’ “equilibrio psicologico” ) di ogni persona.
Dolore dentale,
Estetica del sorriso percepita come NON CONFORTEVOLE o soddisfacente,
Protesi dentarie non congrue che creano problemi di masticazione,
Alitosi,
Dolore,
rappresentano situazioni potenziali di tendenza all’ isolamento sociale, di riduzione dell’autostima e di personale inserimento sociale.
Esistono poi conseguenze a catena legate alle patologie dentarie che coinvolgono la salute generale dell’individuo:
sono consistenti le evidenze scientifiche che associano le infezioni dentarie a
batteriemie,
infarto,
ictus,
parti prematuri,
diabete
(leggi a questo proposito il nostro blog).
L’odontoiatra, in virtù del suo ruolo, potrebbe essere il primo clinico in grado di diagnosticare alterazioni dello stile di vita /alimentare. E’ frequente l’impossibilità, da parte dei pazienti, di analizzare nello specifico il rapporto di causa/effetto di talune condotte e abitudini in cui esista una correlazione con la salute orale.
Anche la figura dell’igienista dentale è talvolta determinante nello stabilire le corrette manovre di igiene orale stravolgendo delle abitudini in cui l’associazione dieta/ igiene orale possa causare più danni che benefici.
Sono ben documentati i casi in cui un’insufficiente concentrazione sui problemi orali possa indebolire un habitus mentale poco equilibrato e viceversa.
Purtroppo le istituzioni preposte fanno molto poco ( per non dire nulla) per sensibilizzare sia l’opinione pubblica che la classe medica.
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