FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE L’ACCUMULO DI PLACCA BATTERICA E QUINDI LA MALATTIA CARIE NEI PAZIENTI PREDISPOSTI
1- La stessa anatomia dentale delle superfici masticanti: solchi e fossette. Sono aree molto strette e profonde in cui la placca batterica si annida e viene rimossa con difficoltà.
Da qui l’importanza della sigillatura dei solchi nei bambini i quali a 6 anni hanno già i primi molari permanenti. E’ un’età in cui l’igiene orale non ha ancora livelli ottimali e in adolescenza, a 8 anni dalla comparsa, i molari, sono spesso già cariati. La sigillatura ha lo scopo di rendere meno strette e profonde queste zone impedendo l’accumulo di placca batterica e facilitando l’effetto pulente dello spazzolino.
2- Malposizioni dentarie ( denti storti) rendono difficile un’accurata pulizia dei denti.
L’affollamento dei denti impedisce un’igiene ottimale perché ostacola l’arrivo delle fibre dello spazzolino ( sia esso meccanico o manuale) sulle superfici più nascoste e rende difficoltoso il corretto utilizzo del filo interdentale. In alcuni casi è consigliabile un trattamento ortodontico con la finalità di riallineare i denti che tenderanno naturalmente, con il passare degli anni, ad affollarsi sempre più.
3- Otturazioni malfatte e/o non ben lucidate. Le otturazioni in qualsiasi materiale non eseguite con la diga di gomma o non perfettamente lucidate rappresentano ottime aree perché i batteri, attraverso la placca, possano annidarsi e svolgere il loro ruolo di demineralizzazione dello smalto nelle zone di confine dente /otturazione.
4- Irruvidimenti della superficie dentaria. Esistono sui denti aree di decalcificazione (chiamate White-spot) che possono presentare una ruvidità di superficie che facilita l’accumulo di placca batterica.
5- Corone e o ponti non precisi. La precisione nelle chiusure dei margini sul dente delle corone protesiche è un altro passaggio fondamentale per evitare carie dei denti naturali sottostanti
6- Igiene orale non corretta. Le manovre di igiene orale domiciliare non vanno semplicemente eseguite ma eseguite in modo corretto. Gli strumenti dovranno essere completi quindi spazzolino elettrico o manuale usato con modalità e tempi opportuni, filo interdentale, scovolino, collutorio specifico se indicato dal livello di rischio. Il livello di rischio della carie che ogni paziente ( e dentista) dovrebbe conoscere si calcola con parametri specifici e molto attendibili.
7- Apparecchi ortodontici. La presenza di apparecchi ortodontici rende favorevole l’accumulo di placca batterica che si rimuove con maggiore difficoltà. Quindi il consiglio è quello di aumentare il tempo di spazzolamento ed utilizzare agenti remineralizzanti, antibatterici e che aiutino a ridurre l’acidità della placca.
8- Scarsa salivazione. La saliva ha un fondamentale ruolo di detersione e di effetto tampone ( riduce acidità della placca batterica) sulla placca batterica. Essendo costituita per il 98 % da acqua il consiglio è quello di bere molto ( non meno di 1,5 litri al giorno).
9- L’infezione precoce da parte del batterio responsabile della carie ( Streptococco Mutans).
Ormai è scientificamente provato da oltre 10 anni che esiste un potenziale pericolo di contaminazione della bocca dei bambini da parte di coloro che possono avere un contatto bocca-bocca
(tipicamente un banale e comune bacio da madre/padre a figlio/a ). Ciò NON significa che i genitori non possano baciare i propri figli, anzi, ma lo devono fare con la bocca e i denti puliti.
L’ evidenza scientifica ha dimostrato che se la contaminazione adulto/bambino avviene entro i 2 anni di età del bambino egli avrà il 90% di probabilità di ammalare di carie.
Se la contaminazione avviene dopo i 2 anni le probabilità di ammalare di carie si riducono al 25%.
10- Dieta: leggi l’articolo di approfondimento